Non solo paesaggi mozzafiato. La provincia di Bergamo offre uno spettacolo di gusto per chi desidera conoscere e assaggiare le specialità enogastronomiche tipiche del territorio. Tra i prodotti tipici di Bergamo troviamo: i formaggi, lo spumante Franciacorta e il Moscato di Scanzo.
La provincia bergamasca è terra di alpeggi e greggi, dove nel corso dei secoli si sono affinate le tecniche casearie. Oggi sono ben 9 i formaggi bergamaschi che hanno ufficialmente ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP), e con 150 alpeggi attivi, quella bergamasca è al primo posto tra le province in Italia.
Tra i formaggi tipici sono rinomati il Branzi, il Bitto, lo Stracchino, l’Agrì di Valtorta, ma presto potrà fregiarsi del prestigioso marchio anche lo “Strachitunt”, un antichissimo formaggio risalente al 1380 che si è salvato, salendo a fama internazionale, grazie alla tenacia di pochi allevatori e produttori della Val Taleggio.
Nel 2019 Bergamo viene riconosciuta come “Città Creativa Unesco per la gastronomia” grazie alla produzione casearia delle valli Orobie, con i suoi 30 formaggi bergamaschi tradizionali, di cui 9 DOP e 3 presidi Slow-Food.
Considerato una perla della produzione enologica bergamasca, il Moscato di Scanzo è in effetti l’unico vino sul territorio bergamasco a vantare la Denominazione di Origine Certificata Garantita (DOCG) per via della sua produzione in un antico vitigno coltivato quasi esclusivamente sulle colline di Scanzorosciate. Un legame col territorio talmente stretto da indicare con il nome del luogo anche la sua varietà di uva.
Si tratta di un vino dalla storia antica, risalente ai romani e alle popolazioni di Celti. La sua notorietà tuttavia crebbe nel Settecento quando Giacomo Quarenghi, artista bergamasco, lo donò alla zarina Caterina di Russia, diventando famoso in tutta Europa. Ancora oggi Buckingham Palace si rifornisce di questo passito.
A mezz’ora di strada da Bergamo città, situata sotto il Lago d’Iseo, si trova la Franciacorta, la località lombarda più celebre per la sua storia vinicola. La coltivazione della vite è una costante della Franciacorta fin dall’epoca romana, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e dei suoi terreni.
Il nome “Franciacorta” ha un’etimologia incerta: il suo nome deriverebbe da “corte franca”, in quanto regione non assoggettata ai dazi, ai quali erano comunemente soggette tutte le altre zone sotto il dominio di Venezia. C’è poi chi lo fa risalire addirittura a Carlo Magno che, giunto alle porte di Brescia durante la campagna di conquista della Lombardia, ammirando il paesaggio collinare simile a quello francese, esclamò di trovarsi in una “piccola Francia”.
Oggi il termine “Cantine Franciacorta” è diventato sinonimo del medesimo spumante DOCG prodotto nei numerosi vigneti della zona. Tuttavia nelle terre di Franciacorta è possibile trovare anche vini fermi rossi e bianchi, che è possibile scoprire, conoscere e degustare visitando le cantine aperte durante diversi periodi dell’anno.
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